Nel terzo Protocollo aggiuntivo delle Convenzioni di Ginevra, si ribadisce l’importanza del segno distintivo al fine di potersi far riconoscere e garantire le disposizioni sancite dalla Convenzione, precisando che i segni distintivi non hanno alcun significato religioso, etnico, razziale, regionale o politico. Cio’ nonostante negli anni addietro sono stati proposti, e per brevi periodi utilizzati, simboli ed emblemi che in realtà non erano del tutto imparziali e privi di riferimenti politici o religiosi.
CROCE
Il nome e l’emblema della Croce Rossa vennero stabiliti con la Convenzione di Ginevra del 1864 per definire e riconoscere il carattere di neutralità degli ospedali, delle ambulanze e del personale sanitario durante i conflitti. A tale scopo venne stabilita l’adozione di un bracciale e di una bandiera, uguale per tutti gli Stati, con una croce rossa in campo bianco come segno universale di protezione. Tale emblema non ha alcun significato religioso. Esso è stato ottenuto invertendo i colori della bandiera svizzera, in omaggio al paese ospitante la Convenzione.
MEZZA LUNA
Nel novembre del 1876 l’Impero Ottomano, in guerra con la Russia, sebbene a favore delle normative del Trattato di Ginevra, dichiarò che l’emblema con la croce rossa contrastava con le convinzioni religiose delle sue truppe e di conseguenza adottò, come segno distintivo, la mezzaluna rossa in campo bianco. Tale emblema, in seguito, venne adottato anche da numerosi paesi arabi o a maggioranza musulmana.
HAKUAISHA
Nel 1877 fu fondata in Giappone, dal conte Sano Tsunetami la “Hakuaisha” o “Japan Philantropic Corporation”, una società benefica per l’assistenza ai feriti della guerra civile. Il simbolo era una versione modificata della Nisshōki, la bandiera nazionale costituita dal disco solare rosso (Hinomaru) in campo bianco a cui era stata aggiunta di una barra inferiore rossa. Dieci anni dopo, nel 1887, la Hakuaisha divenne Croce Rossa Giapponese, ed il disco solare fu abbandonato
UNALOME
Nel 1893 fu fondata in Siam, l’attuale Tailandia, sotto il patrocinio della famiglia reale, una società volontaria di soccorso femminile analoga per spirito ed intenti alle nascenti società di Croce Rossa europee e mediorientali, con il nome di “Sapa Unalom Daeng” o “Red Unalom Society”. Il simbolo era un unalome, spesso erroneamente tradotto come “fiamma”, in realtà l’unalome è un simbolo sacro della tradizione induista, che rappresenta il cammino per l’illuminazione e viene rappresentato come una spirale, con un guizzo verso l’alto. Dopo un periodo di utilizzo di entrambi i simboli, la croce e l’unalome, nel 1910 la Società tailandese abbandonò definitivamente l’unalome adottando ufficialmente la croce rossa.
LEONE E SOLE
La Red Lion and Sun Society of Iran fu fondata nel 1922 e ammessa al movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa nel 1923. Il leone e il sole sono simboli della Persia, e l’emblema fu introdotto in opposizione alla mezzaluna e alla croce usate da due dei rivali dell’Iran, l’Impero Ottomano e quello Russo. Nel 1980 la Repubblica Islamica dell’Iran dichiara la sua rinuncia al diritto di utilizzare il leone e sole rossi e l’intenzione di usare in futuro la mezzaluna rossa, riservandosi il diritto di tornare all’emblema del leone e sole rossi nel caso dell’adozione di nuovi emblemi.
SCUDO DI DAVID
Nel 1930 fu fondata in Palestina, in ambiente sionista, una Società di soccorso che, analogamente alla Croce Rossa, si prefiggeva di offrire supporto sanitario senza distinzione di nazionalità o credo religioso. Per emblema aveva uno “scudo di David” o “sigillo di Salomone”, la stella sei punte eletta a simbolo del sionismo sin dal primo congresso di Basilea del 1898. Il segno era, ancora una volta, rosso su fondo bianco, da qui il nome della associazione “Magen David Adom” (Scudo Rosso di David).
Già l’anno prima però, nel 1929, la Conferenza di Ginevra aveva dichiarato chiuse eventuali trattative sull’introduzione di nuovi simboli e su questo punto fu da allora irremovibile. Israele non esisteva ancora e già la situazione politica era complessa. Lo Stato fu proclamato il 14 maggio 1948, alla scadenza del mandato britannico della Palestina, e la Magen David Adom ne divenne la società nazionale di soccorso rivendicando il diritto a mantenere il simbolo ad allora utilizzato.
ARCO
Proposta nel 1935, la bandiera della Società dell’Arco Rosso dell’Afghanistan raffigurava in realtà una moschea. La società si chiamava infatti, in arabo, “Mehrab-e-Ahmar”: la parola mehrab indica una nicchia a forma di abside ricavata nel muro della moschea, dove si posiziona l’imam, che indica la quibla, ovvero la direzione della Mecca che è anche la direzione di preghiera per i musulmani. Il nome Arco Rosso nacque quando un ministro afghano, che si trovava a Londra con l’incarico di sbrigare le necessarie pratiche per richiedere al CICR (Comitato Internazionale della Croce Rossa) il riconoscimento della società di soccorso, ne tradusse il nome come “Red Archway Society” (“Società dell’Arco Rosso”).
CEDRO
La presentazione del proprio emblema da parte del Libano, dopo la seconda guerra mondiale, arrivò però solo alle discussioni preliminari e non fu mai approvato. Il cedro, che campeggia anche al centro della bandiera nazionale, è considerato dagli anni 1920 l’emblema del Libano in riferimento ai “cedri di Dio”, citati oltre settanta volte nella Bibbia, che costituivano l’immensa foresta di cedri che tutt’oggi, benché considerevolmente ridotta, ricopre il territorio nazionale.
PALMA
Il simbolo della parlma fu proposto dalla Siria dopo la seconda guerra mondiale, come «simbolo comune alla Bibbia ed al Corano». Nel primo, testo sacro delle religioni ebraica e cristiana, rappresenta infatti la resurrezione e l’immortalità, mentre nel secondo, testo sacro islamico, simboleggia la grandezza del creato.
RUOTA
Proposta dall’India dopo l’indipendenza dall’Impero britannico, avvenuta nel 1947, per la costituenda società indiana, rappresenta la “Ashoka Chakra”, la “ruota della legge” che si trova dal III secolo a.C. negli emblemi dell’Imperatore Ashoka e che ancora oggi campeggia al centro della bandiera indiana. I 24 raggi della ruota simboleggiano le 24 ore e il progresso costante. La società di soccorso indiana adottò successivamente la croce come emblema.
SVASTICA
L’emblema fu proposto dall’India, insieme alla “ruota rossa”, e dallo Sri–Lanka, entrambi dopo l’indipendenza dall’Inghilterra. La svastica è una croce greca con i bracci piegati ad angoli retti, simbolo religioso e propizio comune alle culture religiose originarie dell’India quali il Giainismo, ove rappresenta la “ruota della dottrina”, e l’Induismo per il quale la svastica è associata al Sole, alla ruota del mondo che gira intorno ad un centro immobile, emblema di Visnu e di Krsna.
Questo simbolo è tutt’ora adottato da un’altra organizzazione umanitaria, esterna alla Croce Rossa, la “Red Swastika Society”, fondata nel 1922 in Cina da Qian Nengxun, Du Bingyin e Li Jiabai come ramo filantropico della “Daoyuan” o “Tao–yuan”, una scuola taoista sincretica che aspira all’unificazione di taoismo, confucianesimo, buddismo ed altre religioni orientali minori in un’unica grande dottrina. La svastica rossa è un antico simbolo comune anche alle culture religiose orientali, sempre con un significato positivo, per il taoismo e per il buddismo rappresenta infatti l’eternità.
RINOCERONTE
Fu proposto nel 1956 per la nuova società di soccorso del Sudan, nata dalla fusione delle sezioni sudanesi della Mezzaluna Rossa egiziana e della Croce Rossa britannica, precedentemente presenti sul territorio. Il simbolo del rinoceronte, personificazione della forza, compariva nello stemma araldico nazionale adottato in quello stesso anno e mantenuto fino al 1970. La società sudanese scelse infine la mezzaluna.
AGNELLO
Tra il 1963 ed il 1964, durante la crisi post–indipendenza dell’ex–Congo Belga, oggi Repubblica Democratica del Congo, fu attiva una organizzazione di soccorso il cui simbolo era un agnello rosso, rappresentazione di innocenza e mansuetudine, in campo bianco. La simbologia dell’agnello è da ricondurre alla tradizione cristiana, religione prevalente in Congo, con riferimento all’agnus dei, l’agnello pasquale simbolo del sacrificio di Cristo.
STELLA
La stella rossa a cinque punte è il simbolo proposto dallo Zimbabwe dopo l’indipendenza dal Regno Unito, avvenuta nel 1965. Tale simbolo è presente nella bandiera nazionale e rappresenta il socialismo. L’origine di questa simbologia risale al 1917 con la rivoluzione d’ottobre in Russia, quando fu adottata come simbolo a carattere escatologico della lotta rivoluzionaria bolscevica. Da allora la stella rossa a cinque punte si è affermata nell’araldica ufficiale dei paesi a «democrazia popolare» come l’Unione Sovietica, la Cina comunista e gli stati nell’aera di influenza di questi. La proposta di utilizzarla anche come simbolo di protezione fu però respinta e lo Zimbabwe adottò la croce rossa.
CRISTALLO
La disputa per l’approvazione dei vari simboli si risolse definitivamente nel 2005, quando fu approvato un nuovo simbolo, il cristallo rosso in campo bianco, simbolo ufficiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Internazionale. A tale emblema, riconosciuto dal terzo protocollo, è possibile inserire all’interno del disegno, i simboli locali, sebbene rimangano validi i segni distintivi approvati dalle Convenzioni di Ginevra e dai Protocolli Aggiuntivi